Modalità di accesso e dimissione

L’Ente committente segnala con apposita comunicazione scritta, anche trasmessa via fax, la necessità di accoglienza di un minore, evidenziando in una breve relazione i dati anagrafici dello stesso e la motivazione della richiesta dell’accoglienza, le problematiche manifestate, quadro sanitario (eventuali patologie o dipendenze da sostanze), gli obiettivi dell’inserimento, altre informazioni utili, la durata della permanenza in Struttura.

L’équipe della Struttura, previo incontro preliminare tra le parti, provvederà ad accogliere il minore entro 30 giorni dalla data di ricezione della richiesta in funzione della disponibilità dei posti e con un’adeguata tempistica che verrà concordata tra le parti in sede di incontro preliminare, dandone comunicazione scritta, anche via fax, all’Ente committente.

Il Responsabile o il Coordinatore della Struttura, entro tre giorni nel caso di accesso tramite Servizi Sociali e immediatamente, nel caso di accesso per pronta accoglienza, provvede a dare comunicazione in forma scritta dell’avvenuto inserimento del minore all’Ente inviante ed eventualmente all’Azienda Sanitaria Locale di residenza del minore, che ne verifica la congruità.

Dopo un periodo di osservazione della durata di 1 mese, l’équipe della Comunità elaborerà il programma di intervento a favore del minore che verrà concordato con il committente.

Il Progetto Educativo Individualizzato (PEI) è quindi realizzato in funzione delle indicazioni del Servizio inviante che verranno integrate con le osservazioni rilevate durante il primo periodo di inserimento. Si configura, dunque, di volta in volta una rete di partecipanti specifica e centrata intorno al bisogno dell’utente.

Le attività socio educative e riabilitative programmate sono strutturate all’interno di un Progetto Educativo-Terapeutico Individuale e sono monitorate e gestite dalla équipe multi-disciplinare. Si articolano in:

  • accoglienza e inserimento per breve e medio periodo, in regime di residenzialità e/o semi-residenziale;
  • indagine e valutazione neuropsichiatrica
  • supporto nel trattamento psicofarmacologico;
  • trattamento psicoterapeutico individuale;
  • trattamento psicoterapeutico di gruppo;
  • attività di sostegno scolastico;
  • attività di socializzazione;
  • attività strutturare psicomotorie e distensive
  • gestione di progetti di inserimento formativo/lavorativo;
  • attività laboratoriali espressivo/creativo (Musico-terapia, fotografia-narrativa, riabilitazione equestre, Pet terapy, Mandala Terapia, Laboratori Manuali, Cucina terapeutica, Orto terapia, etc.);
  • attività socio-culturali (escursioni e gite sul territorio: visite musei, siti archeologici e manifestazioni folkloristiche)
  • attività sportiva.

L’accoglienza del minore in Comunità è infatti finalizzata allo svolgimento di un percorso educativo e riabilitativo, la cui finalità ultima è la dimissione del minore una volta raggiunti gli obiettivi del programma educativo individuale.

La dimissione del minore è un processo graduale che comprende una preparazione dello stesso, dei familiari e della rete sociale di riferimento finalizzata all’integrazione nell’ambiente e nel contesto di vita al di fuori della Comunità.
Le dimissioni del minore avvengono previo un processo di verifica con i servizi invianti, della situazione del minore e della prospettiva di vita all’interno di un gruppo famigliare o in situazioni di vita residenziale meno protette.
Le dimissioni del minore possono essere previste inoltre quando per gravi e comprovati motivi la presenza del minore rechi danno e nocumento agli altri ospiti, in seguito alla sistematica violazione delle regole fondamentali di buona e civile convivenza che inficiano il conseguimento degli obiettivi di crescita e sviluppo, oppure per inosservanza del progetto individualizzato concordato con il minore.
Tale decisione viene applicata a seguito di approfondita analisi delle cause che hanno condotto a tale decisione.

Nell’ambito dei programmi di accoglienza dei minori concordati tra le parti l’Ente committente può effettuare in ogni momento verifiche sull’andamento del programma, tramite riunioni appositamente indette con la Responsabile e il Coordinatore della Struttura.